Ho un nuovo libro preferito: recensione "Il segreto della curatrice" di Laura Usai

Genere: Thriller soprannaturale

Collana: La curatrice (Vol. 1)

Editore: Indipendently Published

Pagine: 259

Data prima pubblicazione: 2015

Prezzo: €9,99 (cartaceo); €3,99 (Kindle)


Trama

Gwen ha un dono: può strappare da morte certa tutte le persone in fin di vita. Tutti la guardano con diffidenza, ma al tempo stesso non possono fare a meno di lei quando necessario. 

E quando una notte, salva la signora Collins, conosce suo figlio Peter, che non potrebbe essere più diverso da lei: è un medico, è cinico, e il rapporto fra i due è immediatamente sul filo di un rasoio. Ma la vita ha dei piani del tutto inaspettati e le circostanze li porteranno a collaborare fuori città, per unire le loro conoscenze e fare del bene agli altri. Ma alle spalle di questo nobile intento, c’è qualcosa di più grande e di cui entrambi sono all’oscuro, il passato da cui Gwen cercava disperatamente di lasciarsi alle spalle, torna prepotentemente a bussare alla sua porta e la porterà a fare i conti con il suo incredibile, quanto maledetto potere. 


[...] In quel momento percepii un cambiamento tra noi: pur non aggiungendo altro a quell’affermazione, pur non toccandomi, lo sentii vicino. Impercettibilmente parte delle mie paure sembrarono diventare più leggere: finalmente sentivo che potevo essere me stessa.

- "Il segreto della curatrice", Laura Usai


Recensione

Ok, readers. Non ci ho messo molto a riflettere quando sono arrivata alle ultime battute de Il segreto della curatrice di Laura Usai.

Ho un nuovo libro preferito.

Personalmente, dopo aver letto L'eredità di Christine e Maite ho ingenuamente pensato che, trovandomi di fronte ad un libro che era stato pubblicato precedentemente ai volumi sopracitati, potessi trovarlo un po' più "acerbo".

Non potevo sapere quanto mi sarei sbagliata. 

Dopo la delusione di Acomaf, ho immediatamente iniziato a leggere questo volume di Laura Usai, perché dentro di me sentivo che avrei trovato una storia piacevole per lasciarmi alle spalle lo stile pomposo di Sarah J. Maas.

Questo libro non solo non mi ha delusa, ma anzi, ha superato ogni mia più grande aspettativa. Come ho già detto, si è andato ad aggiungere alla lista dei miei libri preferiti. 

Per me è un romanzo perfetto, dall'inizio alla fine. Tutto è sapientemente messo a punto e niente viene buttato lì per caso: avevo notato questa caratteristica anche negli altri due romanzi della scrittrice, ma in questo... l'organizzazione per me è veramente alle stelle! Non è una storia prevedibile, infatti ogni più grande certezza che potrebbe crearsi nella vostra mente è pronta per essere smentita. Laura ha infittito un mistero di cui non ci ho mai veramente capito niente se non nei capitoli alla fine. Quando credevo di aver colto qualcosa di nascosto, il libro era pronto immediatamente a spazzare via le mie sicurezze. È stato interessante elaborare nella mente delle congetture e poi vederle completamente crollare di fronte ad una verità spiazzante. 

Il libro è breve (e io avrei voluto che non finisse mai), ma la storia non è veloce e non si ha l'impressione che sfugga qualcosa. Per me si prende i giusti tempi per dire tutto e non si ferma in inutili digressioni. Lo stile è semplice, ma per nulla banale, e le descrizioni sono pulite senza inutili ricami decorativi. Il ritmo è all'inizio lento e poi via via più incalzante fino a raggiungere la verità alle spalle del mistero.

I personaggi sono quello che dà forza al libro. Non ricordavo di aver voluto così bene a dei personaggi prima d'ora. Sono rimasta sin da subito affascinata dalla figura di Peter, e colpita dalla forza di Gwen, anche se non è un personaggio facile. E caspita, se ho amato il loro rapporto! Un enemies to lovers che ho trovato stimolante nelle sue discussioni, e con cui mi sono divertita a fangirlare sperando di vedere presto i due personaggi insieme. Come tutte le persone a cui si vuole bene, si alternano momenti in cui si litiga e non sempre ho condiviso le scelte impetuose di Gwen, ma come ho detto, è un personaggio forte e segnato da questo suo potere che ci viene annunciato subito come "maledizione". Non faccio spoiler, ma prestate molta attenzione a questa parola...

Menzione speciale per la copertina che come sempre resta un altro punto di forza dei libri di Laura Usai. È bellissima e molto inerente al clima cupo della storia.

È un ottimo primo libro per una saga. Infatti, Il segreto della curatrice ha già un seguito, il cui titolo è: La donna senza nome, di cui potete trovare la segnalazione sul blog (cliccate qui). Spero di riuscire a recuperarlo il prima possibile per andare avanti.

L'unico difetto che posso trovare a questo libro, è che PURTROPPO FINISCE! 😂 Proprio quando avrei voluto saperne di più. Ma niente mi impedirà di conferirgli la votazione massima.

Sono curiosa di ascoltare il vostro parere su questa lettura. Vi è piaciuto? Conoscete questo libro?


Voto

5 stelline su 5


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