“Dovevo sforzarmi di non farmi guidare dalla paranoia. Non potevo perdere il controllo di me stessa.”
Judith
“Quella domanda mi gettò nel panico: chi ero in quel momento?”
Gwen
Miei cari readers,
ho voluto aprire così questo articolo, con due citazioni che arrivano direttamente dal libro che sto per segnalarvi oggi, che uscirà il 16 novembre e che porta la firma di Laura Usai, giovane scrittrice emergente, che secondo me, merita parecchio.
Il romanzo che sta per uscire si intitola La donna senza nome. Ho già letto e recensito Maite e L’eredità di Christine di Laura, e ne ho parlato in maniera entusiasta, soprattutto per la cura che l’autrice dedica alle ambientazioni all’interno dei suoi libri, e sono certa che nemmeno per il suo nuovo libro sia stata da meno.
La donna senza nome è il seguito del romanzo Il segreto della curatrice, che io purtroppo non ho ancora letto, ma che spero di recuperare il prima possibile, perché dati i presupposti di questo nuovo volume e il fatto che altri libri di Laura mi siano già piaciuti, sono certa che non potrà fare a meno di entusiasmarmi.
Ora diamo un'occhiata più da vicino alla copertina di questo nuovo romanzo (che è splendida, come sempre), alla sua scheda, e ovviamente anche alla trama:
Titolo: La donna senza nome
Autore: Laura Usai
Genere: Mystery, Thriller sul soprannaturale, Fantasy
Collana: La Curatrice (Vol. 2)
Editore: Independently published
Pagine: 370
Prezzo: 3,99 € eBook Kindle / 12,99 € copertina flessibile
Data di uscita: 16 Novembre 2021
La trama
È notte quando la carrozza si ferma davanti ai cancelli di Villa Turner, la nebbia avvolge la casa e i segreti dei suoi abitanti. Judith non conosce i dettagli dell’incarico che Edgar Turner vuole affidarle, ma anche dopo aver appreso la verità acconsente ad accudire la misteriosa ragazza che ha bussato alla sua porta. Per permettere a Gwen di recuperare le forze, lei e Peter si sono isolati. Quando il loro nascondiglio viene scoperto, sono costretti ad abbandonarlo e a fuggire tra le montagne. Determinata a trovare Maryon, Gwen sente più che mai il bisogno di fare luce sulla natura del loro dono e crede che il libro che ha tra le mani possa condurla alle risposte che sta cercando.
Eccovi anche due estratti dal libro e che riguardano rispettivamente i personaggi di Judith e Gwen:
Il signor Turner sorrise a sua volta, ma gli occhi scuri restarono seri. «Avrei potuto trovare una qualsiasi dama di compagnia, ma non era ciò di cui avevo bisogno, per questo sono stato tanto insistente nelle lettere» disse, depositando nuovamente i fogli sul tavolino.
Inevitabilmente mi irrigidii.
«Vede, non tutte le donne sono disposte a lasciare la propria casa senza sapere quando potranno farvi ritorno».
«Il fatto che io sia sola al mondo è un grande vantaggio allora».
Judith
Non potei impedirmi di allungare una mano verso di lui per accarezzargli una guancia.
«Non lasciare che i tuoi sentimenti per me ti rendano cieco, Peter, ho bisogno della tua razionalità».
«Ma la tua razionalità è sufficiente per entrambi» sorrise lui.
Gwen
Biografia dell’autrice
Laura nasce con un libro in una mano e un taccuino da scribacchiare nell’altra. Il suo amore per la letteratura la porta alla laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università Statale di Milano. Al percorso lavorativo nel mondo della comunicazione digitale affianca i concorsi letterari, fino alla pubblicazione del suo primo racconto “Gli Occhi del Disinganno”. L’emozione di stringere tra le mani una sua opera le dà la carica per la stesura di un romanzo più lungo: nel dicembre 2019 esce “Il segreto della curatrice”, un fantasy dove mistero, azione e magia si mescolano tra loro, dando vita a una storia ricca di colpi di scena. Nel maggio 2020 pubblica “Maite”, un racconto frizzante che narra le vicende di un’impacciata domestica spagnola alle prese con la sua bisbetica padrona. A marzo 2021 esce il suo primo romanzo di narrativa storica “L’eredità di Christine”, che catapulta il lettore nella contraddittoria epoca vittoriana. Ora torna con “La donna senza nome”, l’attesissimo seguito de “Il segreto della curatrice”.
Vi ha incuriosito? Fatemi sapere qui sotto se lo leggerete!
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