Recensione "Rose Rosse" di Elisa Raga

 

Genere: Thriller del soprannaturale

Pagine: 404 (ed. rigida)

Edizione: Autopubblicato

Prezzo: €19,90 (ed. rigida); €13,90 (ed. flessibile)


Trama

«Nessuno si rende conto che la vita è fatta anche di spine, prima di ferirsi». E questo i ragazzi della Confraternita della Vendetta lo sanno fin troppo bene.

Isabélle ha quasi quattordici anni quando, per la prima volta, due sconosciuti bussano alla porta di casa sua.

Un anno dopo, la sua vita si incrocia con quella dei ragazzi che vivono alla Confraternita, protetti dalle mura dell'edificio segreto dentro cui tessono le vendette nei confronti dei colpevoli dei torti subiti.

Ciascuno dei ragazzi ha conosciuto la sofferenza, l'ha sperimentata sulla pelle, l'ha sentita scivolare e calcificare nelle ossa. Tutti loro hanno un passato oscuro da raccontare... o da tenere nascosto il più possibile. Come Hunter, il diciottenne a capo della Confraternita, così restio a parlare di sé.

Forse il mistero che avvolge gli avvenimenti celati nel passato di Isabélle non è il più minaccioso: c'è un segreto, nascosto tra le mura della Confraternita, sussurrato dalle voci che Isabélle sente tra le stanze, che incombe sulla quiete dei ragazzi, una catastrofe silente che potrebbe abbattersi su tutto ciò che resta delle loro vite.


"Nessuno si rende conto che la vita è fatta anche di spine, prima di ferirsi."


Recensione

Rose Rosse di Elisa Raga è una di quelle letture a cui non potevo non dedicare una recensione. Elisa è una delle persone più dolci e gentili che io abbia conosciuto su Bookstagram, con uno dei profili più interessanti. Ad oggi non posso che considerarla mia amica.

Ho visto crescere Rose Rosse quasi come una piccola creatura, perché in fondo non può che trattarsi di una piccola creatura per Elisa, che ha svelato, a piccole dosi, pezzi della sua storia prima ancora che venisse pubblicata su Amazon. Ogni post che metteva su Instagram aumentava in me la curiosità di voler leggere questo libro a cui è profondamente legata: credetemi, questo suo attaccamento si percepisce in ogni pagina e quando una persona scrive con autentica passione non si può non riconoscerglielo.

In realtà avevo già inviato ad Elisa una mini-recensione su WhatsApp. Come ho già detto, io la considero ormai una mia amica e ci sentiamo più che spesso, parlando veramente di tutto, nonostante a dividerci ci siano tanti chilometri di distanza. Quindi come potevo buttar giù questa recensione senza parlarne prima in privato? Ho una tale stima di lei come persona e scrittrice che non potevo non chiederle di diventare anche beta-reader del mio romanzo, ma questo non c'entra.

E credetemi che la mia opinione, più che positiva, esula completamente dall'amicizia che ci unisce.

Bene, dopo aver condiviso mesi fa con Elisa il mio parere in privato, ora non posso che farlo con voi. Perché sì, ho letto questo libro mesi fa e per una pura casualità, l'ultimo articolo sul blog risale proprio alla segnalazione della sua uscita (lo so, è una vita che non pubblico nulla): non lo so, io non riesco a vederla come una coincidenza. Penso sia accaduto tutto per un motivo che l'universo non vuole spiegarmi, perché per me Rose Rosse può considerarsi il libro della rinascita.


Ma andiamo per gradi. Ho deciso di acquistare l'edizione rigida del libro, ma soprattutto approfittando di magnifiche box che Elisa, con cura e dedizione, si è impegnata lei stessa a preparare e inviare per promuovere il suo libro. Elisa ha curato in prima persona l'edizione del suo libro con un amore e un'attenzione che non hanno nulla da invidiare ai libri curati da case editrici. Non voleva soltanto che leggessimo il suo libro, voleva che entrassimo nella sua storia, avendo ben chiara l'immagine dei personaggi che si sono formati nella sua mente grazie a delle illustrazioni bellissime che lei ha commissionato per il romanzo, e questo per me è già un motivo più che valido per leggere Rose Rosse. Ma come sappiamo, non si può giudicare un libro dalla copertina, anche se, lasciatemelo dire, l'occhio vuole sicuramente la sua parte.

Ora passiamo alla storia in sé, che come Elisa ha specificato più volte nei suoi post, potrebbe non essere adatta a tutti. Ci sono alcune scene abbastanza forti, quindi se non leggete molti thriller soprannaturali, dalle tinte decisamente dark, questo volume potrebbe non fare per voi. Ammetto che non si tratta nemmeno del mio genere preferito, ma come potrete facilmente immaginare, non potevo non dare una possibilità al libro di Elisa, e credo di aver fatto bene perché la storia mi è piaciuta davvero moltissimo, il mistero attorno alla vicenda di Isabélle mi ha a dir poco stregata.

Isabélle è infatti la protagonista della storia, e tante, troppe volte, Elisa ha detto nei suoi post di non averla sopportata. Per me non è stato affatto così: bisogna contestualizzare la protagonista anche in base all'età che ha - nella storia Isabélle ha 17 anni - e sinceramente non ho visto niente di troppo diverso a quello che ho attraversato io in età adolescenziale! È vero, alcune sue scelte sono abbastanza discutibili, ma il buttarsi a capofitto in una situazione senza prima ragionare su una situazione, non può che essere un comportamento dettato dalla giovane età: quindi è perciò chiaro che Elisa, per quanto non sopportasse la sua stessa protagonista, l'abbia resa reale, una ragazzina di 17 anni che commette i suoi sbagli come tutte le sue coetanee!

Ma la storia di Isabélle non è l'unica avvolta dal mistero. Alla Confraternita della Vendetta si intrecceranno anche le storie di Hunter e Jeremiah, due cugini; e poi vi si aggiungeranno quella di Alessandro (che Dios mio, quanto era inquietante!) e la storia di quella st...simpaticissima di Simonne, che come avrete potuto intuire, è stata sicuramente uno dei miei personaggi preferiti. 😑

Bene, dovete sapere che per me la ship tra Hunter e Isabélle era salpata in tempo zero, in pratica non appena hanno respirato la stessa aria. Senza contare che Hunter è il classico "bello e tenebroso" (anche se definirlo in questa maniera non credo sia propriamente corretto, tuttavia il tipo di attaccamento che dimostra Isabélle nei suoi riguardi non può che considerarsi tossico) di cui almeno una volta nella vita ci si può innamorare. E poi come ci si può non innamorare del ragazzo che scambia le tue occhiaie per trucco? Vi giuro, quando ho letto quel passaggio nel libro sono rotolata. Elisa mi hai fatto morire. Ho capito che avrei amato Hunter e Jeremiah sin dall'inizio.

Ma preparatevi perché non ci saranno molte scene per cui ridere, il mistero sulla morte dei genitori di Isabélle si farà sin da subito pericoloso e la tensione sarà alta.

Se amate poi le storie con finali a sorpresa o che vi fanno venir voglia di lanciare il libro dalla parte della stanza, beh, Rose Rosse fa decisamente per voi. Diciamo che le linee del finale si fanno più nette a mano a mano che si girano le ultime pagine, ma comunque non sarete pronti a quello che vi aspetta, posso assicurarvi che vi sconvolgerà.

Mi consola sapere che in un qualche modo Elisa ha altri progetti in mente relativi a Rose Rosse, e spero che, chissà, si ritornerà da questi personaggi. Anche se il finale non può che essere quello, se si riflette a mente lucida.

È un po' come quando si assiste impotenti a una storia che si ama senza però poterne cambiare il corso.

 

In conclusione, non so che altro aggiungere per farvi capire quanto io abbia adorato questa storia. È passato un po' di tempo da quando l'ho letta e forse potrei non avere tutto vivido, ma conservo ancora benissimo molti ricordi e soprattutto le mie impressioni.

Auguro ad Elisa una carriera splendida visto che questo può considerarsi il suo "esordio". E non vedo l'ora di scoprire gli altri progetti dedicati a Rose Rosse.


Voto

5 stelline su 5


L'autrice

Elisa Raga, classe 2000, è nata a Cagliari, dove cerca di dividere la sua vita tra università e scrittura.

Ha esordito nel 2016 con i primi due romanzi di una saga fantasy attualmente in fase di riscrittura.

Ama l’autunno, il colore giallo, il tè con i biscotti, le passeggiate nel bosco e, più in generale, tutte le piccole cose che possano raccontare una storia.


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