DDPD: "Anna of green gables" vs "Anne with an E"

"Non è meraviglioso pensare a tutte le cose che ci sono da scoprire? Mi fa sentire felice di essere viva, il mondo è così interessante. Non lo sarebbe altrettanto se conoscessimo tutto, non ci sarebbe più spazio per la fantasia."

- "Anna dai capelli rossi", Lucy Maud Montgomery 

 

Benvenuti al primo appuntamento con la DDPD! La sigla in questione sta per Domenica dei period drama ed è nata per una semplice esigenza di comodità, altrimenti il titolo dell'articolo sarebbe venuto lungo un km!

Si tratta di una nuova rubrica per il blog, e possiamo dire che sia stata inaugurata dal post precedente dedicato alla saga di Poldark! Non pretendo di essere attiva ogni domenica, ma di dedicare il più possibile uno spazio nel weekend ad uno dei miei generi preferiti del piccolo schermo: quindi troverete sul blog o su Instagram, alcuni articoli o post indirizzati ad una serie in particolare!

È il turno questa volta di Anna dai capelli rossi, o almeno com'è più conosciuta qui da noi in Italia. Credo che in fin dei conti, tutti abbiamo sentito parlare della piccola Sherley, soprattutto grazie al cartone animato che andava in onda su Italia 1 e con il quale, devo ammetterlo, non ho mai avuto un buon rapporto.

L'intento di questo articolo però, a discapito di quanto si possa pensare dal titolo, non è quello di porre una sfida tra la serie degli anni '80 e quella più recente del 2017, ma soltanto di mettere a confronto questi due splendidi period drama dedicati ad Anna e spiegarvi perché, secondo il mio modestissimo parere, pur seguendo la stessa storia, potrebbero entrambi catturare la vostra attenzione!


Il primo romanzo di Anna dai capelli rossi viene pubblicato nel 1908 grazie alla scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery: spulciando su Wikipedia ho scoperto (quindi prendete questa informazione con le pinze) che l'autrice abbia preso ispirazione per la storia della piccola orfanella proprio dalla vicenda vera di una famiglia a cui era stata affidata per errore una bambina dall'orfanotrofio, e che aveva deciso poi di tenerla. 

In una delle edizioni della Gallucci, che è anche una delle più di recenti, i libri della serie di Anna della Montgomery seguono questo ordine:

  1. Anna dai capelli rossi;
  2. Anna di Avonlea;
  3. Anna dell'isola;
  4. Anna di Windy Poplars;
  5. La casa dei sogni di Anna;
  6. Anna di Ingleside;
  7. La valle dell'arcobaleno;
  8. Rille di Ingleside.

Esistono poi degli spin-off che riguardano sempre la realtà di Avonlea, che si intitolano:

  • ‌Racconti dall'isola 1;
  • ‌Racconti dall'isola 2;
  • ‌Cronache di Avonlea.

Al momento, pur avendo acquistato il primo libro della serie, non l'ho ancora letto, anche se mi sono volutamente spoilerata delle cose per fare il confronto tra le due serie TV.


Il successo di Anna ha portato poi a diversi adattamenti televisivi. 

Uno dei più conosciuti è sicuramente l'anime degli anni '80. Composto da 50 episodi, il cartone animato iniziava proprio con l'arrivo di Anna a Green Gables e con l'incontro con i fratelli Cuthbert. Purtroppo, questo anime, ha segnato parecchio il mio giudizio sulla storia di Anna dai capelli rossi. 

Provate ad immaginare di essere una bambina e di vedere sullo schermo una protagonista che piange quasi tutto il tempo e che si comporta in maniera fin troppo drammatica: purtroppo, pur essendo Anna molto teatrale di suo, ero troppo piccola per capire fino in fondo quanto la sua storia fosse tragica. Aggiungeteci che poi vedevo il cartone animato quasi sempre prima di andare a scuola, con la faccia ancora smunta dal sonno e con i lamenti della protagonista nelle orecchie... dai, cercate un po' di comprendermi!

Esiste poi anche un altro anime del 2009, intitolato Sorridi piccola Anna, che ripercorre l'infanzia di Anna prima dell'arrivo a casa dei Cuthbert (possiamo considerarlo una sorta di prequel). Qui (ma potrei sbagliarmi, dato che ricordo poco) forse c'è più accuratezza con la storia originale, dato che Anna, prima di arrivare a Green Gables, viene dapprima affidata ai Thomas e poi agli Hammond, ma anche questo cartone lo trovai terribilmente deprimente (e lasciatemelo dire, trovo il suo titolo parecchio cringe) e contribuì a peggiorare la mia opinione della povera Anna Shirley. Tuttavia ricordo ancora benissimo, come una cantilena fastidiosa, la sua sigla:

Sorridi, sorridi, sorridi piccola Anna!

Il tuo sorriso è una perla di felicità...


Veniamo ora agli altri adattamenti televisivi: sicuramente uno dei miei preferiti resta e resterà per sempre, la miniserie degli anni '80. A dire il vero, non so perché sia considerata una miniserie dato che si tratta di una trilogia di film. 

Il primo film si intitolava Anne of Green Gables, e venne trasmesso per la prima volta nel 1985 dalla rete TV canadese della CBC, ottenendo un immediato successo. Anche in Italia venne mandato in onda dalla Rai, ma come serie composta da 9 episodi di 25 minuti ciascuno. 

Purtroppo, da che io sappia, Anne of green gables sembrerebbe essere l'unico della serie di film ad essere stato doppiato dalle nostre parti col titolo di Anna dai capelli rossi. Ecco perché ho recuperato gli altri in inglese (basta spulciare un po' su YouTube ed essere fortunati): il livello di difficoltà della serie in lingua originale è un medio/alto. 

Ad Anne of Green Gables seguirono: 

  • Anne of Avonlea (1987) 

  • Anne of Green Gables: the continuing story (2000)

Come attrice principale, per interpretare il ruolo di Anna, fu scelta Megan Follows. Se il nome o il suo volto vi suonano familiari, vi rinfresco subito la memoria: avete mai visto la serie TV Reign? Avete presente Caterina de Medici? Bene. È lei.

La perfida e calcolatrice regina di Francia è anche Anna Shirley. 


Ma andiamo avanti! 😂


Un ulteriore adattamento televisivo è quello del 2016, intitolato Anna dai capelli rossi: una nuova vita e potete trovarlo con quelli che credo siano il suo seguito (Anna dai capelli rossi: promesse e giuramenti e Anna dai capelli rossi: in pace con il mondo) su Raiplay. Per ora non ho ancora visto questa versione, ma conto di farlo presto.

Per ultimo, ma non per importanza, è cosa buona e giusta ricordarsi di Anne with an E, conosciuta anche col titolo italiano di Chiamatemi Anna. Adattamento del 2017, è stato a mio avviso INGIUSTAMENTE cancellato da Netflix dopo solo 3 stagioni. Non mi ci soffermerò troppo perché scenderò nello specifico a breve, ma posso già iniziare a dire che questa versione è meravigliosa e meritava decisamente di più. Come attrice principale è stata scelta Amybeth Mcnulty, che io ho trovato davvero bravissima.


Ma di cosa parla Anna dai capelli rossi?

Credo che un po' tutti conosciamo la storia a grandi linee, dato che è abbastanza famosa.

Anna è una bambina di undici anni che, rimasta orfana, è stata sballottata prima dai signori Thomas e poi dagli Hammond come aiuto in casa: sin da piccola conosce quindi il degrado e una vita di sofferenze. Successivamente, viene trasferita in un orfanotrofio, dove resterà fino a quando non riceverà una bella notizia: due fratelli, Matthew e Marilla Cuthbert, hanno deciso di adottarla.

Anna è al settimo cielo, ma quando arriva a Green Gables, scopre che in realtà i due fratelli avevano fatto richiesta all'orfanotrofio per un maschio che li aiutasse nel lavoro nei campi e che quindi c'è stato sicuramente uno sbaglio. Disperata, cercherà di fare tutto per rimanere lì, anche se, con la sua parlantina, conquista Matthew sin dal primo incontro, il quale propenderà immediatamente per la sua permanenza in casa. Alla fine Anna riuscirà a fare breccia anche nel cuore di Marilla, diventando un vero e proprio raggio di sole per i due fratelli di Green Gables.

* * *

Perché penso che sia la versione del 1985 che quella del 2017 siano due alternative valide? Perché convincervi a vedere due adattamenti che in effetti, raccontano la stessa storia? 

Le domande hanno effettivamente senso. 

Vi stilo allora una lista di 5 motivi per cui ne varrebbe la pena:


1. Anna

Credo non ci sia miglior punto da cui partire se non parlandovi proprio di lei, la protagonista. Come ho già detto, a causa del cartone animato, non ne avevo un'opinione altamente entusiasta, ma queste due versioni mi hanno permesso di rivalutarla completamente. 

Entrambe le protagoniste delle due serie sono meravigliose: intraprendenti, divertenti, amanti della vita e gentili; entrambe impulsive e con una parlantina ricca e talvolta affilata. Nella versione degli anni '80, Anna è più "pacata", per così dire (in realtà è comunque parecchio esuberante), rispetto alla Anna di Amybeth Mcnulty, che a tratti può risultare un po' irritante. Tra le due infatti, preferisco quella di Megan Follows. 

Entrambe però sono fantastiche e hanno una maturazione che le porta ad affinare il carattere eccessivamente precipitoso e a capire che a volte, le parole che tanto amano scoprire ed usare, possono diventare anche delle armi taglienti. 


2. La modernità

Ho trovato entrambe le versioni in cui è ambientata la storia di Anna molto moderne. In particolare, ho rivisto questo dettaglio soprattutto nel personaggio di Anna. 

Se consideriamo l'epoca in cui ha luogo la storia, che si colloca più o meno tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, non possiamo fare a meno di pensare che Anna sia anticonformista, femminista e intraprendente. 

Un particolare che mi colpì molto della versione degli anni '80, specialmente in Anne of Green Gables: The continuing story era che Anna vivesse assieme a Gilbert in città, senza che fossero ancora sposati. Mi sono più volte chiesta se avessi capito bene o se mi fosse sfuggito qualche passaggio, dato che lo stavo vedendo in inglese. 

Non so se questo dettaglio sia presente nei libri (ne dubito però) ma guardandolo mi sorprese molto e devo ammettere che mi fece un po' strano. Non in senso spiacevole, lo trovai molto moderno, anche se anacronistico. 

Nell'adattamento Netflix invece, la Anna di Amybeth Mcnulty è decisamente più attuale, senza però sfociare nell'anacronismo. In generale è proprio tutta la serie ad essere più vicina alla nostra realtà, ovviamente a modo suo.

Anna affronta le ingiustizie a viso aperto, senza paura, e spesso senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni. Per chi ha visto la serie del 2017, ricorderà per bene tutta la vicenda di Josie, e di come Anna, pur animata da buone intenzioni, abbia purtroppo agito d'istinto finendo soltanto per peggiorare le cose. Tuttavia è proprio per questo che tutti non possono fare a meno di amarla così com'è. Anna porta una ventata di freschezza e modernità anche alle menti più chiuse del suo mondo.


3. Anna e Gilbert 

"I don't want sunburst or marble halls, i just want you"

Recita così una delle battute di Anna of Avonlea del 1987, e rappresenta la frase più iconica della confessione d'amore di Anna a Gilbert.

Probabilmente questo punto potrebbe essere uno spoiler, ma nemmeno tanto. Poiché a grandi linee la storia di Anna è conosciuta un po' a tutti, è facile immaginare l'epilogo che avrà il loro rapporto. Che fra l'altro, non ha di certo un ottimo punto di partenza quando lei gli spacca la lavagna di ardesia in testa...

Anna e Gilbert sono pronti a diventare rivali, anche se in realtà soltanto lei, alla fine, preferisce vederla in questa maniera. Gilbert infatti, subito dopo, tenterà in tutti i modi di avvicinarsi a lei e di essere suo amico, anche se Anna è piuttosto restia a cedere: ma solo perché ne va del suo orgoglio e perché vuole dimostrare di essere più brava di lui a scuola (Gilbert infatti, è il primo della classe). La rivalità tra i due è forte in entrambe le versioni, ma se quella degli anni '80 segue maggiormente, a quanto ho capito, l'andamento dei libri, con i due che si contendono la borsa di studio per l'università; la versione del 2017 invece sposta la carriera di Gilbert verso Toronto. E i due, già a partire dalla seconda stagione, sono pronti a seppellire l'ascia di guerra.

Nell'adattamento degli anni '80, Gilbert deve davvero faticare per conquistare l'amore di Anna: quest'ultima, pur amandolo, non si sente ancora pronta al matrimonio e decide di dedicarsi a sé stessa e alle sue ambizioni, com'è giusto che sia. Il Gilbert di questa versione, dolce come il miele, in realtà le spiega che non si sarebbe mai frapposto fra lei e i suoi sogni, ma Anna sceglie di proseguire dritta verso questa direzione. Tuttavia, dopo essere stata per tanti anni lontana da lui, Gilbert si ammala e Anna, terrorizzata all'idea di perderlo, capisce di non poter vivere senza di lui (tranquilli, posso assicurarvi che non schiatta nessuno, non l'avrei superata mai). 

Ho preferito la loro storia d'amore a quella della versione del 2017, ma solo perché nell'adattamento televisivo degli anni '80 abbiamo l'opportunità di vedere i due crescere assieme, poi sposarsi e affrontare la vita adulta da marito e moglie durante la prima guerra mondiale.

Nella serie di Netflix, i due hanno un epilogo decisamente meno rocambolesco, ma non per questo meno complicato. Anna e Gilbert si preparano per cominciare la carriera universitaria, e per tanto tempo si rincorrono senza incontrarsi mai. Nel frattempo, una serie di fraintendimenti si frappongono nel mezzo, ma poi i due riescono finalmente a comprendere i reciproci sentimenti grazie a delle coincidenze fortunate. Credo che per questo adattamento sia stato premuto il piede sull'acceleratore, proprio per dare un finale che accontentasse tutti i fan, considerando che fosse già nell'aria la cancellazione della serie. Ho adorato anche questa versione perché ho trovato i due protagonisti dolci e molto teneri, e sarebbe stato bello vedere dell'altro, magari vederli crescere assieme come nella serie degli anni '80, e costruire pian piano la loro storia d'amore (il mio cuore spera sempre che ne realizzino un film, uno che vada almeno a dare una risposta ai punti di domanda della terza stagione).


4. L'amicizia

Anna, che per tutta la vita ha desiderato un'amica con la quale sognare e condividere le proprie passioni, ne trova finalmente una in Diana. Le due miglioreranno la vita dell'altra in mille modi diversi, resistendo alle remore della signora Barry, la madre di Diana, che spesso, in entrambe le versioni, costituirà una vera e propria spina nel fianco. 

In questo caso devo ammettere che ho preferito la Diana della versione del 2017 piuttosto che quella degli anni '80, proprio perché quest'ultima restava in tutto e per tutto una ragazzina del suo tempo che sapeva di avere un destino già scritto; la Diana Barry interpretata invece da Dalila Bela, grazie ad Anna, si rende conto di avere dei sogni e di volerli realizzare. 

Ma l'amicizia tra Diana ed Anna, non è l'unica a riempire il cuore dello spettatore. La dolce protagonista dai capelli rossi può contare anche su Gilbert, che prima di essere suo innamorato, diventa suo amico; e anche sull'appoggio, soprattutto nella nuova versione, di nuove amiche come Ruby, Josie, Tilly e Jane.


5. Matthew e Marilla Cuthbert

Sicuramente, parlando di Anna dai capelli rossi, non si può non fare cenno ai due fratelli di Green Gables. Perché inserirli nella lista di motivi per cui guardare entrambe le versioni? 

Perché così come la nuova arrivata, anche loro cambiano molto nel corso della serie. L'arrivo di Anna porta infatti nelle loro vite una luce immensa, e se dapprima Marilla sembra restia alla sua permanenza, non potrà fare altro che, giorno dopo giorno, affezionarsi sempre di più alla bambina. 

Matthew è di una dolcezza infinita in entrambe le versioni: timido, insicuro, impacciato, ma tenero come il tonno Rio Mare. Nella versione più recente scopriamo che in gioventù aveva persino un'innamorata!

Marilla invece è un osso più duro, ma è di una bontà assoluta: Anna le offre l'opportunità di diventare madre e lei coglie questa occasione nel modo migliore possibile. È una donna severa, ma giusta.

Quella della versione del 2017 mi è piaciuta ancora di più perché si libera di una serie di preconcetti a cui erano attaccate molte donne del suo tempo, grazie e soprattutto all'aiuto della piccola Shirley dai capelli rossi.

Molto interessante dell'adattamento Netflix è stato l'approfondimento sul background di Matthew e Marilla e anche sul come si siano sacrificati da ragazzi per la loro famiglia, rinunciando ai loro sogni per amore di una madre sofferente. Nella miniserie degli anni '80 non c'è questo focus su di loro e non so nemmeno se vada a rispettare la storia originale, ma personalmente mi è piaciuto molto. 


Bene, direi che per ora sia tutto. Vi lascio qui sotto un collage di Megan Follows e Amybeth Mcnulty, rispettivamente le due interpreti di Anna Shirley. Le due hanno collaborato assieme ad un progetto diretto dalla nostra amata Meg il cui titolo era Maternal e che vedeva Amybeth come protagonista. Non ne ho seguito gli sviluppi, ma spero di riuscire a recuperarlo presto!



Fatemi sapere qui sotto, nel frattempo, se avete già visto una delle due versioni di cui vi ho appena parlato o se le vedrete entrambe!




Sitografia informazioni:

Wikipedia


Sitografia immagini

  • Collage locandine: https://m.imdb.com/title/tt0088727/; https://www.comingsoon.it/serietv/chiamatemi-anna/1652/scheda/
  • Cartone animato anni '80: Wikipedia
  • Sorridi piccola Anna: Wikipedia 
  • Locandine miniserie 1985: https://www.anneofgreengables.com/
  • Locandina 2016: Raiplay
  • Locandina serie 2017: https://www.cinemartmagazine.it/serie-tv/newstv/chiamatemi-anna-netflix-rinnova-la-serie-per-una-terza-stagione/
  • Collage Reign vs Anna: https://www.pinterest.it/pin/771452611139627618/; https://www.pinterest.ru/pin/232568768243655040/
  • Collage di Anna: https://www.pinterest.ru/pin/232568768243655040/; https://amp.theguardian.com/tv-and-radio/2017/may/12/anne-with-an-e-netflix-green-gables
  • Anna e Gilbert anni '80: https://www.pinterest.it/pin/574138652473209753/; https://cz.pinterest.com/plysak1974/anna-ze-zelen%C3%A9ho-domu/
  • Anna e Gilbert 2017: https://www.pinterest.es/pin/33214115990771325/
  • Anna, Diana and friends: https://dejaview.news/why-disney-plus-needs-to-acquire-netflixs-julie-nbcs-zoeys-extraordinary-playlist/; https://www.google.com/amp/s/www.tpi.it/spettacoli/tv/chiamatemi-anna-2-anticipazioni-decima-puntata-rai-2-20200729642434/amp/; https://www.pinterest.it/pin/anne-of-green-gables-anne-and-diana-megan-fellows-schuyler-grant-bosom-friends-kindred-spirits--231372499593371350/
  • Matthew e Marilla Cuthbert: https://www.sensacine.com.mx/noticias/noticia-18567315/; https://funkymbtifiction.tumblr.com/post/92666884722/anne-of-green-gables-matthew-cuthbert-isfj
  • Collage Amybeth Mcnulty e Megan Follows: https://mubi.com/it/films/maternal-2021; https://m.imdb.com/title/tt4632976/mediaviewer/rm2477960193/; https://www.google.com/amp/s/maco-chubinidze.tumblr.com/post/611852894221795328/on-set-of-maternal/amp


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