Quattro chiacchiere sulla dodicesima stagione di Don Matteo|| Spoiler!


Praticamente dopo 5 minuti dalla fine della dodicesima stagione, l'idea di scrivere un articolo che parlasse di questa fiction aveva già iniziato a ronzarmi in testa: all'inizio via allo sfogo con le amiche, cercando personalmente un'interpretazione all'ultimo episodio, che dopo qualche giorno, ho cercato di analizzare con un occhio più lucido. Parto con il presupposto che, chiaramente, l'articolo conterrà spoiler sia sul finale, sia sull'intera dodicesima stagione di Don Matteo

Credo non ci sia nemmeno bisogno di fare le presentazioni a questa fiction. Avanti ormai dalla bellezza di dodici stagioni, ho iniziato a guardarla da ragazzina: all'inizio nemmeno la sopportavo, poi a furia di stare a sentire mia mamma, ho ceduto alle repliche estive e lentamente, dapprima ho iniziato a guardarla con curiosità, e poi ad amarla.
Don Matteo è una di quelle serie che forse potrebbe non aver mai brillato per originalità, forse potrebbe aver trito e ritrito le stesse cose, eppure il senso di tranquillità che è riuscita sempre a trasmettermi è sicuramente uno dei motivi che mi inducono maggiormente ad amare questa fiction.

E anche questa stagione non ha fatto eccezione: ci sono sempre il maresciallo Cecchini e don Matteo che giocano a scacchi (puntualmente Ninuzzo non vede la vittoria manco dal binocolo), discutono delle indagini, Don Matteo arriva a sbrogliare il mistero prima di tutti e anticipa il maresciallo e il capitano Anna Olivieri nello scoprire il colpevole. Cecchini come al solito combina un mucchio di casini, cercando a volte di porvi rimedio in maniera sbagliata, altre volte complicando ulteriormente i fatti fino ad arrivare ad un punto di non ritorno.
La prima puntata della dodicesima stagione si apre con delle novità sulla sua vita: Caterina, l'amata moglie, purtroppo non c'è più. Al suo posto invece, Cecchini ha iniziato una relazione con la madre della capitana Anna Olivieri.
E ora veniamo a lei, Anna. Se nell'undicesima stagione faticavo ad avvicinarmi al suo personaggio perché ancora non mi ero fatta una ragione dell'addio del capitano Giulio Tommasi (le stagioni con Simone Montedoro per me rimarranno sempre e comunque le migliori), in queste nuove puntate ho iniziato ad amare il suo carattere, a recepire quanto fosse forte e coraggiosa. Nei suoi riguardi, Cecchini diviene quasi un padre.
Ed è innegabile che per questa nuova stagione Anna divenga protagonista tanto quanto nella precedente: intraprendente e determinata, supera, anche se lentamente, il tradimento di Marco, che impedisce loro di convolare a nozze. Poco alla volta si avvicina a Sergio, un ex detenuto finito in carcere per proteggere la colpevolezza della sorella, e tutta la stagione è collegata all'evolversi di questo rapporto che da un'amicizia diverrà qualcosa di più.

Potremmo parlare anche di un triangolo amoroso, per certi versi: Anna divisa a metà fra l'uomo con cui stava per convolare a nozze (che durante queste puntate credetemi, farà veramente di tutto per redimersi dal fatto di averla tradita a causa di una sbronza colossale), e Sergio, che lentamente convince ad iniziare una vita nuova e ad avvicinarsi alla piccola Ines, di cui è il padre. All'inizio Sergio non ne vorrà sapere niente, ma l'ostinazione di Anna lo spingerà a migliorarsi: assistiamo così al suo cambiamento durante tutto il corso di questa stagione.
Si può parlare secondo me di triangolo amoroso solo fino ad un certo punto, a volte è quasi evidente la preferenza di Anna nei riguardi di Sergio, e altre volte no, forse perché ancora turbata dal passato con Marco e di quello che sarebbe potuto essere se lui, durante la loro pausa di riflessione, non l'avesse tradita.

Io stessa, dopo l'errore epocale di Marco, avevo iniziato a parteggiare per Sergio. Mi piaceva il suo rapporto con Anna, il modo in cui sapessero perfettamente comprendersi e divertirsi, il modo in cui Sergio sapesse guardare in se stesso per trovare quanto di buono Anna vedesse in lui. Ci avevo sperato con tutto il cuore, per un momento, che alla fine Anna non tornasse da Marco, perché il filo che la legava a Sergio era secondo me ancor più forte della sua precedente relazione. 
E poi veniamo all'episodio finale che ha praticamente buttato all'aria quanto di buono avesse costruito il personaggio di Dario Aita negli episodi precedenti: immaginavo che il momento in cui avrebbe fatto una stupidaggine sarebbe stato dietro l'angolo, perché il tuo tormentato passato sarebbe tornato a perseguitarlo, ma non così. 
Sergio si lascia coinvolgere in una rapina con un suo ex compagno di cella, e quasi Anna ci lascia le penne a causa sua. Per tutta la puntata è corroborato dal rimorso nei suoi confronti e dall'amore che prova per lei. 


“E allora ti dico una cosa che non ti ho mai detto: ti amo. Ti amo, Anna. Amo tutto di te: amo il tuo naso, che te l’ho detto, che è buffo; e amo, amo andare in moto con te, amo quando ti arrabbi e fai di tutto perché non si veda, però si vede fidati, fidati che si vede…e soprattutto sai cosa amo? Che credi nelle persone, anche quando ti sbagli.”
- Sergio, Don Matteo 12


Eppure, decide lo stesso di gettare tutto al vento nonostante l'avvertimento di don Matteo a pensarci bene, a non rovinare tutto quello che era riuscito a costruire. 
Così, mentre la mia preferenza per il team Sergio si disgregava lentamente e la mia ansia si rafforzava durante tutta la puntata per aver visto la morte di Anna all'inizio della puntata; scopriamo alla fine che in realtà si trattava di un altro piano di don Matteo per spingere Sergio a tornare a casa e a fare la cosa giusta (ammettetelo, nella scena in cui loro due si rincontrano, un po' l'abbiamo pensato che Anna potesse essere un fantasma). 

Arrivata a questo punto, dopo aver assistito all'arresto di Sergio, quasi iniziavo a credere che ormai Anna sarebbe tornata con Marco. Invece, tutto quello che desideravo, a quel punto, era che non tornasse né da lui, né da Sergio, anche se ormai non vedevo più possibilità per il loro rapporto. Desideravo che Anna trovasse il modo di comprendere di quanta forza avesse per rialzarsi da sola, ma soprattutto che meritasse di più. 
E continuo a pensarlo e a non comprendere la sua scelta di aspettare Sergio di cui ormai è innamorata, perché dopo tutto quello che le ha fatto, Anna doveva come minimo decidere di tagliare tutti i ponti con lui. 
Beh, allora già che c'eravamo, a quel punto, io avrei preferito vederla con Marco: a parte l'errore iniziale, e un espediente per riavvicinarsi a lei nel penultimo episodio che poteva pure risparmiarsi, per tutta la dodicesima stagione si capisce quanto sia sinceramente innamorato di lei proprio come Sergio, oltre a dimostrare di essere seriamente pentito. 
Quel che ho provato, guardando il finale, sono state tante emozioni: delusione, a tratti anche rabbia e nervosismo. Non arrivavo a capire la scelta di Anna di tornare da un uomo che l'avesse presa in giro, ma soprattutto la scelta degli autori di dare quella conclusione alla fiction, quando dopo 20 anni di Don Matteo, desideravamo tutti che avesse il lieto fine che si meritava. 
Invece eccoci con tante di quelle domande che potremmo riempire una lista lunghissima. Tuttavia, nelle ultime ore – e fortunatamente aggiungerei – è stata confermata una 13esima stagione che mi ha fatto saltare dalla sedia per quanto fossi contenta.
E a questo punto, spero che Anna possa trovare la sua meritata felicità, indipendentemente da qualsiasi uomo che lei sceglierà di avere al suo fianco (se dovesse esserci di nuovo questo triangolo amoroso, team Marco Nardi tutta la vita). 

Mi prendo un altro piccolo spazietto da dedicare agli attori della serie. In primis per Maria Chiara Giannetta, splendida e bravissima, pronta a dare voce al ruolo di Anna. Il muro di apparente freddezza e austerità che questo personaggio ha costruito, per difendersi, lentamente si abbassa durante il corso delle puntate, mostrando tutta la sua dolcezza e fragilità; a Maurizio Lastrico che ma quanto è bravo?? Lo conosco dai tempi di Zelig e negli ultimi anni ha dimostrato la sua incredibile capacità di saper calarsi in ruoli divertenti e ruoli anche meno comici di come lo abbiamo conosciuto all'inizio. Dario Aita, l'interprete di Sergio, conferma invece il suo talento recitativo che io avevo già adocchiato ai tempi di Questo nostro amore
Infine Nino Frassica e Terence Hill. Ma cosa sarebbe Don Matteo senza di loro? Uno non può scindere dall'altro, sono complementari. La loro amicizia sullo schermo è una delle pagine di fiction più belle delle serie italiane. 

Scusate per lo sproloquio, ma dovevo mettere nero su bianco i miei pensieri su questo finale, dopo qualche giorno di riflessione. Cosa ne avete pensato voi invece? Vi è piaciuto? 


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