Recensione "La piccola casa in riva al mare" di Carole Matthews


Pagine: 411
Edizione: Newton Compton
Prezzo: €9,90 (cartaceo)/€1,99 (formato kindle)

Trama 
Grace, Ella e Flick, sono amiche dai tempi dell’università: hanno condiviso insieme un appartamento, ma anche gioie, successi, tristezze e problematiche di non poco conto. Le loro strade hanno preso direzioni diverse ma ora, il piccolo cottage di Ella nel Galles del Sud, sembrerebbe proprio l’opportunità perfetta per le tre amiche di rincontrarsi dopo tanto tempo. E soprattutto per Grace, protagonista di questo libro, di riuscire in qualche modo a sistemare, più o meno, i problemi evidenti col marito Harry. Ma la reticenza di quest’ultimo a trascorrere una settimana in vacanza, metteranno in luce l’insoddisfazione di Grace verso il suo lavoro e il suo matrimonio, soprattutto adesso che anche Noah, il nuovo fidanzato di Flick, sembra compromettere del tutto il suo intento di riuscire a riaggiustare le cose con Harry.

“Non voglio essere la donna che fa la cosa giusta, che cerca sempre l’approvazione degli altri, che è sempre perfetta.”
- Grace

Recensione
Ho letto La piccola casa in riva al mare quest’estate, ad agosto, qualche giorno dopo il mio compleanno. Una delle mie più care amiche me ne aveva parlato in maniera talmente entusiasta, che quando ci siamo riviste, me lo ha praticamente mollato fra le mani "costringendomi" a leggerlo. In realtà ne avevo già scritto una recensione subito dopo averlo terminato, ma poi durante l’estate non l’ho più pubblicata. 
Così in questi giorni ho iniziato a riscriverla, anche se i miei pensieri non sono cambiati dall’ultima lettura. Ricordo di aver finito il libro nell’arco di una giornata e mezza, e vorrei poter dire che questa sia stata una di quelle occasioni in cui la trama non mi impressiona subito, e poi invece ne rimango piacevolmente sorpresa. 

Purtroppo non è uno di quei casi. 
Quando la mia amica me lo ha prestato, ho cominciato subito a leggerlo, perché tutto sommato, alla fine di una sessione di esami avvilente e stancante, e soprattutto non proficua come mi sarei aspettata, una lettura leggera e non troppo impegnativa ci stava decisamente tutta. 

Vorrei partire con quello che è, a mio modesto parere, il più grande problema di questo libro: l’arco temporale in cui si svolge la vicenda. Parliamo di una settimana, quindi di soli sette giorni.
Eppure la velocità con la quale si susseguono gli eventi è impressionante: in questi pochi giorni ogni singolo personaggio all’interno della storia attraversa un turbinio di emozioni ed eventi a dir poco incredibile. Capisco che l’intenzione dell’autrice fosse quella di svolgere il tutto in una linea temporale non troppo lunga, ma è pur vero che per certe cose bisogna un attimino analizzare i fatti con calma.

Il colpo di fulmine tra Grace e Noah non mi ha fatto impazzire, ma mi andava anche bene il fatto che i due si sentissero già attratti nonostante si conoscessero da pochissimo, potevano anche starci gli sguardi di sbieco e le occhiate di nascosto, ma già dalle prime ore la nostra protagonista sembrava essersi innamorata di un altro. 
Quello che poi, ancora di più non mi ha convinta, è stato lo sviluppo della trama. Per un attimo ho veramente creduto che l’autrice non facesse succedere nulla tra Grace e Noah, almeno non subito, sarebbero rimasti buoni amici e avrebbero visto col tempo quello che ne sarebbe stato della loro attrazione. Non che tra i due succeda qualcosa di eclatante se non sul finale, ma l’evolversi dei sentimenti fra i due è secondo me troppo frettoloso e poco veritiero.

Purtroppo io, con questa stessa protagonista, non sono riuscita ad entrarci in empatia, nonostante sia lei stessa in prima persona a raccontare la storia. Ma non è l’unica: anche i personaggi che le stanno intorno, lo stesso Noah. Non sono riuscita a farmene piacere neanche uno.  
L’unica per cui ho provato un po’ più di simpatia è stata Ella, che è veramente un’amica con la A maiuscola. E questo trio in realtà, non è così forte come ce lo possiamo immaginare, ma ha segreti e crepe ben più profondi. Su di essi ovviamente non mi soffermerò nello specifico, altrimenti rischierei lo spoiler. Tuttavia posso dirvi, che alcuni indizi lasciati dall’autrice durante il corso della storia, mi hanno immediatamente portata ad ipotizzare il colpo di scena che sarà svelato solo nei capitoli finali.

Il punto a favore che devo assolutamente riconoscere al libro, sono state le descrizioni degli ambienti. Carole Matthews si lascia andare ad un’attenta ricostruzione dei paesaggi del Galles, quasi come se fosse una pittrice che realizza un quadro stupendo di un’ambientazione. Mi è piaciuto molto il modo in cui abbia lavorato allo sfondo della storia con attenzione e senza superficialità. 


Voto
2 stelline e mezzo su 5



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