Trilogia di Delirium - recensione complessiva



Editore: Piemme
Pagine: 864 (trilogia completa)
Prezzo: €20,00

Trama
Nel futuro in cui vive Lena, l’amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un’operazione che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l’ora di essere “curata”, smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all’operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari, a Lena capita l’impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l’importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita…

“Appena prima che sorga il sole c'è un momento in cui tutto il cielo diventa di un colore indefinito, non grigio ma una specie, o una specie di bianco, e mi è sempre piaciuto davvero tanto perché mi ricorda quando stai aspettando che succeda qualcosa di bello.”
- Lena

Recensione
Scrissi sul vecchio blog le mie opinioni sui tre libri della trilogia di Delirium, ad anni di distanza dalla prima lettura. Due età completamente diverse a confronto, due approcci totalmente diversi e forse qualche riflessione in più che la me stessa di un anno fa non avrebbe pensato a sedici anni. Un pensiero più maturo, ma pur sempre affezionato a quella che io reputo una delle mie trilogie distopiche preferite, e che a fine 2017 si è certamente accaparrata il titolo di lettura migliore dell’anno.
Trovare le parole giuste per esprimersi al meglio su qualcosa che ci sta a cuore è tutt’altro che una passeggiata, le parole fanno fatica a trovare forma tra le righe, e infatti non sono riuscita a revisionare le recensioni scritte sul vecchio blog per il semplice fatto che non mi convincessero più. Ho voluto dunque rimettermi al computer, cercare la melodia giusta per iniziare a scrivere e non nascondo che ultimamente il blocco della scrittura mi fa pensare che qualunque cosa io scriva sia banale, quindi cimentarmi in questo articolo sarà sicuramente una sfida con me stessa

Non ricordo neanche come scoprii della trilogia a sedici anni. Ricordo solo la curiosità con cui mi approcciai ai primi capitoli senza aspettarmi tutto quel coinvolgimento, rapita totalmente dall’idea di un amore che supera i limiti di una società in cui è ormai totalmente bandito, considerato malattia addirittura mortale, e a cui il governo ha persino provveduto ad una cura. La me sedicenne scorreva avida le pagine per saperne di più, per scoprire in che modo Lena avrebbe buttato all’aria tutte le convinzioni di una società in cui aveva sempre creduto, per stare al fianco di Alex, il ragazzo che io, insieme a Lena, avevo imparato ad amare.
Ho pianto alla lettura del capitolo finale di Delirium, ho pianto ancora di più quando non riuscivo a recuperare i seguiti (la trilogia era praticamente svanita nel nulla, almeno fino a qualche tempo fa). Quindi al periodo successivo a quella prima lettura, tutto il mondo che Lauren Oliver aveva sapientemente creato, lo accantonai. Anche se nel mio cuore sapevo che avrebbe sempre avuto un posto speciale.
Ed ecco la svolta: dopo aver ritrovato i libri della trilogia, mi sono sparata una rilettura, tornando da Alex, il mio Alex, quasi come se fosse il piacevole ricordo di un primo amore che non si scorda mai. Ho conosciuto Julian all’interno di Chaos e l’ho apprezzato in un modo in cui forse non avrei saputo fare a sedici anni, lo avrei visto solo come un sostituto di Alex e avrei odiato a morte Lena fino alla scena finale del secondo libro, dove avrei sclerato malissimo (cosa che è successa pure l’anno scorso). 
Perché paradossalmente, per quanto la mancanza di Alex si faccia sentire durante il corso del secondo volume, ammetto che per me Chaos è il migliore dell’intera trilogia: Lena è finalmente più forte e più consapevole, una protagonista con i controcacchi, lasciatemelo dire. 
E poi c’è stato Requiem, e ahimè, tutta la meravigliosa impalcatura a cui la Oliver aveva lavorato benissimo, è andata un po’ a farsi benedire nella conclusione della trilogia. Il terzo volume manca pure fin troppo di azione, tutto è troppo moscio e concentrato sul triangolo amoroso, anche se a mio avviso è evidente la preferenza di Lena fra i due rivali. La situazione riceve un po’ di brio grazie al punto di vista di Hanna, la migliore amica della protagonista, personaggio che onestamente si merita veramente tutto l’odio di questo mondo, ma che d’altro canto offre un punto di vista interessante per scoprire di più sulla vita dopo la cura.
E’ un vero peccato, perché il finale è quanto di più bello e inaspettato ci potesse essere, l’ho amato nonostante numerose recensioni sul web mi avessero fatto pensare a qualcosa di tragico durante tutti questi anni: Lauren Oliver ha saputo invece disarmarmi con un’assoluta semplicità

Forse è vero, la trilogia di Delirium non sarà il capolavoro del secolo, e a qualche anno di distanza dalla prima lettura mi rendo conto io stessa di non avere lo stesso entusiasmo dell’approccio iniziale, ma posso assicurare di quanto io sia veramente fiera di questi libri e di quanto io ci sia molto, molto affezionata. Non mi stanco mai di parlarne benissimo alle persone, perché voglio che conoscano la trilogia di Delirium…e stavolta non avete scusanti visto che è stata anche ristampata! 

"Dovete capire. Io non sono niente di speciale. Sono soltanto una ragazza. Sono alta un metro e cinquantotto e sono mediocre in tutti i sensi.
Però ho un segreto. Potete costruire muri, su su fino al cielo e io troverò il modo per superarli. Potete cercare di tenermi ferma con centomila braccia, ma troverò il modo di resistere. E siamo in molti là fuori, più di quanti pensiate. Gente che si rifiuta di smettere di credere. Gente che si rifiuta di scendere dalle nuvole. Gente che ama in un mondo senza muri, gente che ama fino a odiare, fino a rifiutare, contro ogni speranza, e senza paura.
- Ti amo. Ricordatelo. Questo non possono portarcelo via. -"
- Lena

Voto complessivo
4 stelline su 5

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