Recensione "Il Divoratore d'Ombra" di Gianluca Villano


Editore: Youcanprint
Pagine: 276
Prezzo: € 15,00


Trama
Crios e Logren sono amici d’infanzia, cresciuti insieme nell’Asher, il vecchio asilo delle Levatrici. Crios, il giovane Oblato, è vigoroso e bello, sta per essere consacrato, attraverso una Cerimonia Solenne, come Divoratore d’Ombra, mentre Logren, mite, sensibile, ha una grande interiorità che rischia di farlo vacillare tra raziocinio e fantasia. Ma sarà solo l’immaginazione di Logren a fargli vedere cose che gli altri non riescono a percepire? Sarà la fervida fantasia a fargli avere sogni e visioni tanto intense e vivide da turbarlo anche nella veglia? Coinvolti in mirabolanti avventure e misteri soprannaturali, i due protagonisti scopriranno l’inesorabile fato che avanza.


“Logren cercò di tranquillizzarsi, ma non ci riusciva. Cosa ne sarebbe stato di Crios dopo la Trasfigurazione? Solo un mostro sanguinario assetato di morte, privo di ogni coscienza umana […]”


Recensione

Se c’è una cosa che cattura all’istante l’attenzione di amanti del fantasy come me, sono storie dalla trama intrigante come quella de “Il divoratore d’Ombra” di Gianluca Villano. Primo volume della saga della Corona delle Rose, ci tengo a ringraziare ancora l’autore per la copia del suo romanzo e per avermi dato l’opportunità di recensirlo. 
La copertina riassume in breve alcuni degli elementi più importanti del libro, e che non sto qui a rivelarvi perché farei spoiler. C’è da dire che, a mio avviso, è senza ombra di dubbio una copertina molto bella; anche se in generale, secondo me, è proprio l’edizione che è stata curata bene. 
Pur possedendo solo una copia digitale del libro, posso solo immaginare quanto rendano su carta le due mappe del mondo di Arbor e Muelnor, che ritroviamo poco prima del capitolo iniziale. Una cosa che mi piace proprio da matti, sono i fantasy con edizioni ben curate che illustrano a volte, mappe dei mondi che fanno da sfondo alla narrazione.

La trama ha due personaggi di spicco: Logren e Crios. Il primo, timido ed impacciato; il secondo è spavaldo e sicuro di sé. Il legame di amicizia che li unisce va oltre le diversità caratteriali, da quando entrambi sono stati allevati nell’Asher, tra le cure severe delle Levatrici e le premure di Handrya, l’unica Levatrice che si mostra amorevole e gentile nei confronti dei bambini. Il suo ruolo è inaspettatamente importante, che si intreccia ai due amici, ma più di tutto al corso della storia.

Siamo in una Muelnor dai tratti medievali, in un fantasy dalle tenute decisamente dark. Crios sta per essere consacrato come Divoratore d’Ombra attraverso una Cerimonia Solenne, ma soprattutto è stato indicato come il Profeta, il quale sarà in grado di compiere prodigi e porterà prestigio e onore al popolo dei Sindelore, da sempre in conflitto con i Debenlore. In realtà, presto si scoprirà che sono anni che Crios non fa più sogni come un vero Profeta che si rispetti, mentre Logren, da sempre rimasto alla sua ombra, è tormentato da visioni e da episodi strani. Ma, per non farvi anticipazioni, non aggiungerei altro.

Per quanto riguarda la mia opinione personale, la prima parte del libro non mi ha entusiasmato come avrei voluto, non che di scene di pathos non ce ne fossero, alcuni momenti mi facevano pensare “e adesso cosa succede?”. Tuttavia, almeno per la prima metà del romanzo, per quanto la storia sì, mi piacesse, non sono rimasta coinvolta come speravo. 
Lo stile dell’autore è senza alcun dubbio uno dei più ricchi e meglio forbiti che io abbia mai incontrato nella mia esperienza di lettrice: le descrizioni dei luoghi, che sono parti predominanti del romanzo, sono molto piene e dettagliate, e io apprezzo queste qualità dei fantasy, odio le descrizioni degli sfondi che tendono ad essere scarne. Tuttavia, secondo me, sono molto, molto ricche e spesso tendono a far distrarre un po’ l’attenzione, almeno è quello che è successo a me, che dovevo ritornare a rileggere per una seconda volta un punto preciso.
La seconda parte invece, mi è piaciuta molto di più. C’è azione, soprattutto negli ultimi capitoli non c’è un attimo di respiro e i miei occhi sono rimasti incollati alle pagine fino alla fine. Mi aspettavo una specie di finale “aperto” visto che si tratta di una saga e sarei curiosa di sapere come procede la storia.

Empaticamente, tra i due personaggi principali, mi sono sentita più vicina a Crios che a Logren, anche se è quest’ultimo il vero protagonista della storia. Forse era il ruolo di Crios a farmi sentire più vicina a lui, un destino che è imposto a qualsiasi Oblato senza che lui possa farci nulla. La loro amicizia è uno degli aspetti che maggiormente ho apprezzato di tutta la storia, perché non si spezza, almeno fino ai capitoli finali, dove la storia prende una piega totalmente irreversibile.

Il mio è un parere completamente soggettivo, complessivamente è un libro che consiglio e di cui sarei curiosa di scoprire anche qualcosa di più sul secondo, che è già stato pubblicato. Auguro un grosso in bocca al lupo all’autore per l’uscita degli altri romanzi della saga.

Consigliato?
Sì.

Voto?
3 stelline e mezzo su 5

L'autore
"Tutto ebbe inizio all’età di 10 anni, quando Gianluca Villano frequentava la quarta elementare: rimase rapito dal cartellone pubblicitario di un film che si proiettava al cinema: La foresta di smeraldo. All’inizio fu come un gioco, scrivere racconti in cui lui era il protagonista, dove poteva sognare di avventure e imprese folli e fare l’eroe, poi divenne una parte essenziale della sua vita, una necessità, un bisogno, un modo incredibile per liberare la fantasia."
Pubblicazioni di Gianluca Villano:
  • Aprile 1996. Pubblicati Articoli su rivista fantasy nazionale Kaos (n°35): “Arachin, Signore dei Ragni”, “La progenie del caos: Bakland e Sorkron”.
  • Agosto 2002. Pubblicato romanzo fantasy “La Rosa dei Nirb”, edito da I Fiori di Campo (Pv).
  • Giugno 2003. Poesia “La Rosa e le spine”, pubblicata su Antologia Poesie del Nuovo Millennio, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm).
  • Novembre 2003. Poesia “Il Bacio di un Angelo”, pubblicata su Antologia Premio Pablo Neruda 2003, edito da I Fiori di Campo (Pv).
  • Dicembre 2003. Poesia “A Valentina”, pubblicata su Antologia Tra un fiore colto e l’altro donato, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm).
  • Dicembre 2003. Scheda biografica inserita nell’Enciclopedia dei Poeti Italiani Emergenti, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm).
  • Aprile 2005. Romanzo fantasy “Il Muro d’Ombra”, edito da I Fiori di Campo (Pv)
  • Ottobre 2008. Pubblicazione romanzo fantasy “Il Sigillo dell’Unicorno”, edito da Il Filo (Rm).
  • 25 Ottobre 2009. Giardini Naxos. Menzione d’Onore a Il Sigillo dell’unicorno conferita dall’Accademia Internazionale Il Convivio, Premio “Poesia Prosa e Arti Figurative 2009”.
  • Febbraio 2016. Pubblicazione romanzo fantasy “Il Divoratore d’Ombra”, primo volume della Saga della Corona delle Rose, edito da Youcanprint.
  • Aprile 2017. Pubblicazione romanzo fantasy "L'obelisco dei divoratori", secondo volume della Saga della Corona delle Rose, edito da Youcanprint.



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